Newgrenge
- Nadia Veltri
- 1 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min
A circa 8 chilometri da Drogheda, lungo il fiume Boyne, si trova una delle aree archeologiche più straordinarie d’Europa.
Questo spettacolare sito è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco poichè sono visibili i resti di circa 40 tumuli e tombe a corridoio che testimoniano la presenza e l’attività umana in quest’ area sin dall'antichità.

Il tumulo di Newgrange è sicuramente la costruzione di cui si hanno maggiori informazioni e risale al 3200 a.C. circa.
Il nome anglosassone deriva dall'unione delle parole new che significa 'nuovo' e grange che significa 'fattoria'.
Dopo la fondazione dell'abbazia cistercense a Mellifont nel 1142, le terre di quest'area vennero acquisite dal relativo ordine e utilizzate per l'agricoltura.
Il tumulo ha un diametro di circa 80 m, è cinto da un alto muro perimetrale costruito in pietre di quarzo bianche e scure e da un altro cerchio più largo, composto da 97 grosse pietre (kerbstone), la più interessante delle quali è quella posta di fronte all'entrata, decorata con motivi a losanga e a spirale.

Questa pietra, definita una delle pietre più famose nell'intero repertorio dell'arte megalitica, include un motivo a triplice spirale, rinvenuto soltanto a Newgrange e ripetuto all'interno della camera funeraria, che rievoca il motivo del triskelion dell'isola di Man, le spirali della cultura di Castelluccio in Sicilia e dei Templi megalitici di Malta (molto più antichi di Newgrange).

All'interno, un passaggio lungo 19 m conduce ad una camera centrale a pianta cruciforme con tre vani, caratterizzata da una volta a thòlosin lastroni di pietra alta 6 m e ancora oggi completamente impermeabile all'acqua.
In ognuno dei tre vani è presente una grande vasca in pietra che conteneva i resti dei defunti sepolti nel tumulo.

Posta sopra all'entrata, un'apertura quadrata (roofbox) permette al sole di penetrare nel passaggio e di illuminarlo nel giorno del solstizio d'inverno, che coincideva allora con l'inizio del nuovo anno.

I raggi di sole che penetrano nel passaggio verso la camera funeraria avrebbero simboleggiato il risveglio della natura e la rinascita, infondendo nuova vita nelle sementi, negli animali e negli esseri umani, oppure, secondo altre interpretazioni, avrebbero rappresentato la vittoria della vita sulla morte e la promessa di una nuova vita per i defunti.

Vicino al tumulo di Newgrange, altri resti di costruzioni posteriori visitabili sono il Pit Circle, un'area circolare delimitata da paletti di legno dentro la quale venivano cremati e sepolti gli animali, e lo Stone Circle, una costruzione costituita da megaliti disposti a cerchio, eretto presumibilmente dopo il 2000 A.C. con funzioni di studio astronomico.
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